Il tempo rappresenta probabilmente uno dei beni più preziosi di cui disponiamo, un bene intangibile che secondo il mio punto di vista può essere sfruttato appieno solo grazie alla semplificazione ed al focus.
E’ per questo motivo che diventa irritante trovarsi in situazioni, a volte paradossali, in cui la perdita di tempo sembra costruita ad arte.
Vi racconto una storia.
Il parcheggio da cui non esci più
Programmo una giornata lavorativa a Trieste, ed essendo agosto con una temperatura di oltre 30 gradi decido di spendere un po’ di più per parcheggiare l’auto presso il parcheggio di Eataly, comodo, coperto, e posizionato esattamente di fronte la struttura Regus dove sono invitata.
Fin qui tutto fila liscio, programmazione perfetta.
All’uscita dall’ufficio arrivo al parcheggio, infilo il tagliandino nel parchimetro, e mi accorgo che non è possibile pagare con carta di credito. Ok, strano penso, siamo nel 2022.. Cerco invano monete in borsa e in auto, ma a 9€ non arrivo. Passiamo quindi ai contanti: apro il portafogli e prendo uno dei due pezzi da 20.
Nel frattempo vedo un turista tedesco che era al parchimetro di fianco pochi minuti prima, ritornare indietro e ritentare il pagamento. Anche per lui l’opzione solo cash ha messo un attimo in difficoltà.
Ad ogni modo, torniamo alla mia macchinetta: infilo il pezzo da 20 e .. me lo rimanda indietro. Un paio di volte. Poi mi accorgo che sono accettate solamente banconote da 5 e 10, oltre alle monete ovviamente. A questo punto chiedo al vicino se per caso ha da cambiare ma nulla: mi consiglia di salire in cassa come ha appena fatto lui, il tutto con un’espressione del tutto eloquente. Quindi non ritiro il biglietto (opzione di fatto non disponibile) e salgo in ascensore al primo piano mettendomi in fila per la cassa. Dopo 5 minuti, sperando che il mio biglietto fosse ancora li, e che nessun altro al mio ritorno mi avrebbe detto nulla per aver letteralmente bloccato “la via di fuga”, riprendo l’ascensore piena di monete da 50 centesimi e 1 euro, e, finalmente, posso pagare il parcheggio.
Morale della favola
Chi punta a generare un’ottima customer experience ai propri clienti non può sottovalutare la semplificazione nei propri processi aziendali!
Semplificare, non aiuta solo il nostro interlocutore ma anche la nostra azienda. Soddisfa e rendi semplice la vita del tuo cliente e lo legherai a te per il futuro.
Di fatto, nessuno di noi ama trovarsi di fronte a cose complicate, o meglio, più complicate della norma. Nel caso specifico, pagare un parcheggio anche privato con una carta è ormai comune, quindi perché non adottare un sistema che il tuo stesso cliente utilizza altrove e si aspetta di trovare anche da te?
In fondo, chi avrebbe mai detto che un colosso di tale portata, e soprattutto sempre super attento all’esperienza dei propri clienti, ed orientato a creare una customer experience eccellente, si rivelasse così poco attento ad una semplice procedura di pagamento del parcheggio?
Quando aiuti i tuoi clienti, e rendi loro la vita semplice, la loro esperienza positiva potrà solo essere un volano di ritorno presso la tua struttura.
Quando, al contrario, l’esperienza prende uno scivolone, allora spingerai i tuoi clienti a guardarsi intorno.
Un buon servizio porta vendite ripetute. Se ti prendi buona cura dei tuoi clienti, questi ti apriranno le porte che non potresti mai aprire da solo. JIM ROHN