Oggi, i fattori che determinano la sopravvivenza di un’attività sono davvero molteplici. Basta leggere le ultime statistiche sulla mortalità di PMI o start-up, per rendersi conto che il fare impresa non è affatto uno scherzo. In aggiunta, non è solo un fatto di sopravvivenza, perché nessuno creerebbe impresa per “sopravvivere”, siamo sinceri.. la questione è: trovare la strada per prosperare, in un mercato sempre più competitivo.
Ma facciamo un passo indietro. Da dove arriva la mia riflessione?
La Strategia Oceano Blu: cos’è è come può aiutare ogni business
La Strategia Oceano Blu è stata coniata da W. Chan Kim e Renée Mauborgne. La teoria secondo cui i mercati dove operano le imprese, indipendentemente dal settore e dimensione, sono metaforicamente visti come due grandi mondi paralleli, due oceani appunto. Ciascuno ha un diverso colore che li rappresenta: il blu ed il rosso. Ogni azienda può di conseguenza operare in uno solo di essi.
L’oceano rosso
L’oceano rosso rappresenta il mercato in cui la maggior parte delle imprese sono posizionate. Mercato in cui vige una continua lotta con i competitor e dove il focus va all’ accaparrarsi una fetta di mercato sempre più ampia a scapito dei concorrenti. In sostanza, tutte le aziende hanno come unico scopo l’accrescere il proprio business lottando contro tutto e contro tutti.
In sostanza, le caratteristiche dell’oceano rosso sono:
- alta concorrenza e assidua lotta contro essa
- mercato inflazionato
- nessuna innovazione
- margini bassi
L’oceano blu
Dall’altra parte, esiste un oceano blu. Un mercato caratterizzato da un alto grado di innovazione e bassa concorrenza. Un mercato in cui le imprese sono virtuose e agiscono secondo strategia e differenziazione.
Pura fantasia? Assolutamente no. Poiché l’oceano blu è rappresentato da quel mercato in cui qualsiasi impresa può posizionarsi, adottando un mindset differente o meglio, differenziante. Un modo innovativo di fare impresa, lontano dai classici percorsi tradizionali e concepiti solo alla lotta della concorrenza diretta. Piuttosto spingendosi al di fuori della propria area di comfort, esplorando nuove aree e creando nuovi spazi di mercato incontaminati; creando una vera e propria “innovazione di valore” nella propria offerta di servizi (o prodotti ovviamente).
Oltre la pura teoria
W. Chan Kim e Renée Mauborgne, hanno fatto ben più di definire questa teoria: hanno creato un vero e proprio metodo, spiegato passo passo nel loro libro in grado di guidare gli imprenditori nella sua applicazione pratica.
Per approfondire il metodo vi riporto il sito web ufficiale
La Strategia Oceano Blu applicata alla comunicazione
Nel titolo di questo articolo invito ad un’azione specifica: pensa e comunica da oceano blu.
Bene, svoltata la propria proposta strategica e l’offerta di valore nei propri servizi, è il momento di passare allo step 2 attraverso un altro elemento fondamentale nella promozione del proprio business: la comunicazione! Perché se abbiamo già fatto tanta fatica per concepire un servizio differenziante e virare ad un mindset innovativo, non vogliamo assolutamente che rimanga tutto nascosto al nostro pubblico!
Comunicare e creare contenuti di valore, diversi, può sembrare difficile, ma quando si parte dalla propria idea differenziante e dalla propria proposta di valore, definita in base alla ricerca del proprio oceano blu, allora tutto diventa più semplice.
Pensando di produrre qualsiasi contenuto per il proprio target, la definizione di quelli che saranno i canali giusti ed i formati giusti, apparirà molto più semplice.
Le 4 regole chiave per creare contenuti da oceano blu
Tenendo conto che l’obiettivo di chi deve promuovere la proposta di valore di un’impresa ed i suoi servizi, è creare contenuti apprezzati in modo da portare i potenziali clienti a “convertire”; sono 4 le regole chiave, secondo la mia esperienza, in grado di portare risultati proprio da Oceano Blu.
1.Creare il proprio stile, riconoscibile e differenziante.
Qualsiasi sia il canale utilizzato per promuovere i propri contenuti, per dare voce al brand, dobbiamo creare uno stile unico, che l’utente è in grado subito di riconoscere;
2. Parlare la stessa lingua del nostro pubblico.
Potrà sembrare banale leggere questo secondo punto, ma credete, non lo è affatto. A chi di voi non è capitato di leggere un articolo nel proprio ambito lavorativo e.. trovare termini non in uso o linguaggi del tutto fuori luogo? Ebbene, è un classico esempio di contenuto creato “per se stessi” dall’autore, e non per il lettore;
3. Dare valore con i propri contenuti.
Altro esempio concreto? Quando leggete un libro tecnico o partecipate ad un evento formativo senza portarvi nulla a casa. Il valore non c’è. E vi sentite inevitabilmente addosso la sensazione di aver perso tempo. Se questo accade, ci si allontana;
4. Fare sempre un passo in più.
Se c’è qualcosa in grado di creare la magia negli occhi dei propri utenti, e fare in modo che si innamorino del nostro brand, è proprio quello di sorprenderli. Fare un passo in più verso di loro; verso le loro esigenze, anche quando loro stessi ancora non le conoscono (ma noi sì perché li abbiamo studiati e stiamo già agendo da oceano blu con i nostri servizi).. Utilizzando innovazione nelle azioni chiave, saremo in grado di produrre questi effetti speciali!