Uno degli autori che più sono in grado di aprire la mia mente è Riccardo Scandellari.
Aprire la mente ai ricordi, alle esperienze fatte, oltre che verso nuovi orizzonti.
Poco fa, iniziando a leggere la sua ultima pubblicazione, una frase ai primi capitoli ha attirato la mia attenzione e soprattutto, mi ha incentivato subito a scrivere questo articolo.
Vi racconto una storia
Qualche mese fa, prima di affidarmi la consulenza strategica per la promozione del proprio servizio innovativo, un cliente mi ha chiesto se il mio metodo di lavoro prevedeva uno stretto riserbo rispetto le mie competenze, oppure, se ero disponibile ad affiancare una loro risorsa marketing junior.
Devo dire la verità, questa domanda mi ha strappato un sorriso, ma ho capito benissimo a che cosa questo imprenditore si stava riferendo. Molte agenzie o consulenti hanno paura di passare le proprie conoscenze o mostrare come sono soliti operare, i tool che utilizzano, o ancora peggio, sono gelosi del proprio lavoro. Agiscono nella paura che qualcuno “rubi” le loro informazioni e li possano sostituire nel tempo.
Tutto parte da una consapevolezza personale
Non ho mai avuto paura di questo, penso faccia parte del gioco. In ogni caso ritengo che nel proprio lavoro ci debba sempre essere apertura mentale. Un’apertura verso la sviluppo delle conoscenze e verso la divulgazione delle stesse.
Trovo profondamente stupido tenere qualcosa per se’ quando può essere condiviso e soprattutto di aiuto al prossimo.
Senza contare che considerare le proprie conoscenze come solamente proprie potrebbe essere addirittura controproduttivo!
La coda di paglia non aiuta te e tantomeno il tuo cliente
Lungo il mio percorso imprenditoriale, ho trovato spesso consulenti poco efficaci. Mi riferisco a quelle persone che ti guardano dall’alto in basso, (solamente perché tu non hai le loro conoscenze). Quelle persone che ti fanno sentire più piccolo (senza considerare che sei tu a pagarli); quelli, che ti parlano veloce e tu devi correre mentalmente per riuscire a comprendere che cosa stanno dicendo.
Beh, questo è esattamente il tipo di consulente che ho sempre detestato e da cui sono fuggita alla prima occasione.
I miei 5 buoni motivi per condividere
- Tutti noi, siamo frutto delle nostre esperienze. Se non condividiamo mai, come è possibile mostrare chi siamo
- Il tuo bagaglio di conoscenze è frutto di sacrificio ed errori, se puoi evitare a qualcuno un errore, perché non farlo?
- Quando divulghi, contemporaneamente apprendi nuove conoscenze
- Relazionarsi con le persone, è un continuo scambio, mentre tu passi le tue conoscenze, se la tua mente è aperta, apprendi da loro
Ispirazione tratta dal Libro: Fai di te stesso un brand | Riccardo Scandellari