Ho dedicato gli ultimi anni della mia carriera a costruire e sviluppare le mie aziende e so quanto importante sia, non solo avere una visione chiara, ma anche saper costruire e motivare un team di lavoro verso gli obiettivi comuni.
Nel corso degli anni, ho sbagliato tanto, e non mi vergogno a dirlo, tuttavia nel contempo ho acquisito lezioni preziose che costituiscono un bagaglio importante a supporto del lavoro quotidiano.
La chiave per un’azienda di successo non risiede solo nelle strategie di mercato o nei prodotti innovativi che si possono creare, ma nella capacità di costruire e motivare il proprio team. Applicando alcune regole nella vita quotidiana, ho visto le aziende crescere nel tempo e il team evolvere e migliorare con esse.
Benché la perfezione sia ancora ben lontana, e l’attività quotidiana non priva di intoppi, ecco i dieci principi che ho trovato più efficaci e che posso consigliare nella gestione aziendale.
1. Costruire un sogno condiviso
Ho sempre creduto che per motivare un team sia essenziale avere una visione chiara e condivisa. Per me, questo significa non solo sapere dove voglio portare le mie aziende, ma anche cercare di comunicare questa visione in modo che ogni membro del mio team si senta parte di questo sogno. Ho visto quanto può essere potente quando tutti lavorano verso un obiettivo comune, ed al contrario quanto possa essere destabilizzante il contrario.
2. Essere il cambiamento
Come imprenditrice, so che il mio comportamento influenza l’intera azienda. Se voglio che il mio team sia appassionato, etico e dedicato, devo essere la prima a incarnare questi valori. Non posso chiedere ai miei collaboratori di fare qualcosa che io stessa non faccio. Essere coerente e autentica è fondamentale per ricercare e portare in azienda persone con valori simili e costruire la fiducia necessaria in un team.
3. Comunicare con chiarezza e frequenza
Uno degli errori più comuni che ho visto fare e anche commesso, è la mancanza di comunicazione. Il mio essere spesso esterna e lontana dalle strutture, in passato mi ha portata anche a commettere un errore deleterio: staccarmi troppo. Ho imparato che una comunicazione chiara e costante, indipendentemente da dove sei nel mondo, aiuta a evitare malintesi e mantiene tutti allineati con gli obiettivi aziendali. Per questo motivo, cerco di assicurarmi sempre che il mio team sappia a cosa stiamo puntando e perché, e questo rende più facile lavorare insieme verso lo stesso traguardo.
4. Delegare con fiducia
Delegare è stato un aspetto su cui ho dovuto lavorare molto. Come molti imprenditori, all’inizio tendevo a fare tutto da sola. Ma ho capito che delegare con fiducia non solo libera il mio tempo per concentrarmi su aspetti strategici, ma dà anche al mio team l’opportunità di crescere e assumere nuove responsabilità. Quando delego, lo faccio sapendo che sto aiutando i miei collaboratori a svilupparsi, che gli errori sono al tempo stesso dietro l’angolo, ma che senza delega, un’azienda ed un imprenditore non va da nessuna parte. Il mio “fare interviene” dove ci sono processi non coperti, o a supporto in caso di necessità, ma, lungi da me l’intervenire sostituendosi ai compiti di base assegnati alle singole persone. Non sarebbe corretto né per lo sviluppo dell’azienda, né per lo sviluppo del team.
5. Riconoscere i successi
Credo fermamente nell’importanza di riconoscere i successi, grandi o piccoli che siano. Non si tratta solo di premi o riconoscimenti formali, ma anche di esprimere gratitudine per un lavoro ben fatto. Questo tipo di riconoscimento ha un enorme impatto sul morale e sulla motivazione del team, e quando si presenta l’occasione, penso che ogni imprenditore dovrebbe adottare questa semplice prassi.
6. Focalizzarsi sul “perché”
Un’altra lezione importante che ho appreso è spiegare il “perché” dietro le decisioni chiave . Quando i team comprendono il motivo per cui l’azienda mette in campo determinate scelte, non solo eseguono meglio i compiti, ma lo fanno con più passione e impegno, vedendo chiaramente la motivazione alla base, anche di qualche soluzione che altrimenti potrebbe apparire più scomoda. Questo principio ovviamente non può essere applicato ad ogni singola decisione, non sarebbe materialmente applicabile, ma un approccio di questo tipo ha trasformato il modo in cui comunico con i miei collaboratori portando a risultati più concreti.
7. Rendere il lavoro significativo
Ho sempre voluto che il lavoro nelle mie aziende non fosse solo un “lavoro”, ma un’attività che avesse un significato più profondo. Cerco di mostrare al mio team come il loro lavoro contribuisce al successo dell’azienda e alla realizzazione della nostra visione comune. Ritengo che questo dia loro un senso di scopo più profondo che va oltre il semplice completamento delle attività quotidiane.
8. Promuovere la crescita continua
Fin dall’inizio, con l’ingresso di figure junior o alle prime armi, ho ritenuto importante la parte dell’insegnamento e della crescita delle competenze personali e professionali. Credo per prima che la crescita personale e professionale debba seguire passo passo anche la crescita anagrafica! Con il tempo ho visto che quando i miei collaboratori sentono di avere opportunità per svilupparsi e migliorare, sono molto più motivati ed il loro apporto di conseguenza può essere più forte. Investendo in formazione e sviluppo, e incoraggiando il team a cercare continuamente nuove sfide e competenze, anche ogni progetto imprenditoriale ne beneficia. Il rischio di questo approccio? Che nel mercato del lavoro odierno i propri collaboratori, spinti sempre a migliorarsi, prendano altre strade. Ma posso dire che quando il rapporto è buono e le singole figure condividono valori profondi, sia dal mio punto di vista una grande soddisfazione vedere che una persona rimasta con te per anni, voglia sperimentare e mettersi in gioco alzando ancora l’asticella con nuove opportunità, anche se altrove!
9. Mantenere un atteggiamento positivo
Come leader, ho imparato che il mio atteggiamento si riflette sempre sul team. Un approccio positivo e ottimista aiuta a creare un ambiente di lavoro energico e propositivo. Anche di fronte a difficoltà, cerco di trasmettere fiducia e di vedere le sfide come opportunità di crescita. Una giornata negativa dal punto di vista personale, non deve mai trasparire, il lavoro è lavoro, la vita personale si “lascia fuori dalla porta dell’azienda”.
10. Ascoltare attivamente
Infine, uno degli aspetti più sottovalutati della motivazione è l’ascolto. Ho imparato che ascoltare veramente i miei collaboratori – non solo sentire, ma ascoltare – è un passo fondamentale. Questo crea un ambiente di fiducia e rispetto reciproco, dove le persone si sentono valorizzate e motivate a dare il meglio, in ogni momento. Certo, l’ascolto non basta, se ascolto e non lascio mai spazio, la magia finisce. Ma è proprio dall’ascolto attivo che possono nascere nuove opportunità e nuovi spunti di miglioramento per l’impresa.
11. Adattare la prospettiva all’evoluzione dell’azienda
Un’altra lezione fondamentale che ho appreso è l’importanza di cambiare prospettiva ad ogni fase dell’evoluzione aziendale. Un’azienda è in continua crescita e trasformazione, e ciò che funzionava in una fase iniziale potrebbe non essere più efficace mano a mano che si cresce. E questo vale anche parlando di team. Il team creato per una start-up non necessariamente può essere lo stesso che accompagna l’azienda lungo il percorso della fase successiva, e questo è un aspetto normalissimo. Ho imparato infatti, che quando ci si ostina a guardare sempre dallo stesso punto di vista, è difficile ottenere risultati migliori. È importante essere aperti a nuove idee e pronti a rivedere strategie e approcci quando necessario. Questo non solo permette di affrontare meglio le sfide, apporre correttivi quando qualcosa non gira come dovrebbe, o cogliere nuove opportunità di crescita.
Come imprenditrice, mi assicuro di rimanere flessibile e adattare le strategie al contesto attuale. Questo approccio permette di superare momenti difficili e di guidare le imprese anche attraverso cambiamenti significativi. Credo che il successo a lungo termine derivi dalla capacità di reinventarsi continuamente e di non temere di cambiare rotta quando necessario.
Oltre la motivazione
Pretendere risultati: chiarezza e responsabilità
Un altro aspetto cruciale che ho imparato, non nego dopo un bel po’ di errori commessi, è la necessità di essere estremamente chiari sugli obiettivi e di pretendere il raggiungimento dei risultati. Motivare un team non significa semplicemente creare un ambiente di lavoro piacevole, ma anche stabilire aspettative precise e misurabili. Ogni membro del team ha competenze specifiche e d’altra parte deve di conseguenza avere responsabilità ben definite. Solo così ci si può aspettare che ciascuno di loro raggiunga gli obiettivi concordati.
Nel mio ruolo, so che il successo dell’azienda dipende dalla capacità del team di eseguire e portare a termine quanto assegnato. Per questo motivo, comunicare chiaramente quali sono i risultati da ottenere è fondamentale. Questa chiarezza non solo evita fraintendimenti, ma assicura anche che tutti sappiano cosa ci si aspetta dal proprio lavoro.
Pretendere il raggiungimento degli obiettivi non significa essere rigidi o inflessibili, piuttosto promuovere un senso di responsabilità personale e collettiva. Credo fermamente che ogni collaboratore debba sentirsi responsabile del proprio contributo al successo dell’azienda. E quando gli obiettivi non vengono raggiunti, è importante affrontare la situazione con onestà, analizzando cosa non ha funzionato e come si possa migliorare.
Questo approccio bilancia la motivazione con la disciplina, creando un ambiente in cui le persone si sentono supportate e nel contempo responsabilizzate. Gestire un’azienda a volte è davvero difficile, gli equilibri sono sottili, soprattutto se ci sono obiettivi ambiziosi da raggiungere. E gestire team di lavoro dal mio punto di vista, uno degli aspetti più complicati dell’essere un imprenditore.
Tuttavia, il compito di ogni imprenditore è fare in modo che il team sia all’altezza delle sfide che l’azienda deve compiere quotidianamente, con la consapevolezza che il raggiungimento dei risultati rappresenta il successo collettivo.